Al lavoro sul Decreto salva economia
Il Governo metterà sul piatto 25 miliardi di disponibilità finanziarie (di cui 12 mld immediatamente impiegati) destinate ad affrontare la crisi economica innescata dall’epidemia da Covid-19 e dalle misure restrittive imposte dal Governo per arginarla.
20 miliardi verranno finanziati in deficit (presi a prestito). Tale stanziamento ha superato il piano inizialmente previsto di 7,5 mld.
A tal proposito, decisivo è risultato l’intervento (doveroso) dell’Unione Europea, nella persona della Presidente della Commissione Europea Von der Leyen che ha precisato “Faremo pieno uso della flessibilità del Patto di Stabilità”. Il vincolo del deficit sarà portato almeno fino al 2,7%, fermo restando il rispetto del vincolo europeo del 3%.
Le misure del Governo saranno implementate attraverso due decreti.
Il primo, che vedrà l’impiego di circa 12 mld, avrà 4 priorità d’intervento: sostegno al sistema sanitario, tutele dei lavoratori subordinati e dipendenti, sostegno alle imprese e alle partite IVA, stop ai versamenti di contributi e ritenute per le imprese.
Nel decreto, la cui approvazione è prevista per venerdì, saranno compresi finanziamenti a sistema sanitario, protezione civile e forze armate.
Inoltre, ci saranno disposizioni in materia di lavoro, con una cassa integrazione speciale che andrà a tutelare tutti i lavoratori indipendentemente dal settore a cui appartengono.
Il ministro dell’Economia Gualtieri ha annunciato che verranno potenziati la cassa integrazione in deroga e il fondo di integrazione salariale per tutta l’Italia e per tutti i settori produttivi, incluse le microimprese con meno di 5 dipendenti. Sono previste anche misure per lavoratori stagionali e autonomi, lavoratori nel settore dello spettacolo e lavoratori a tempo determinato.
Il punto centrale dell’intervento del Governo risiede nello stop al pagamento di tasse e contributi.
Per le aziende e gli autonomi con riduzione del livello di attività e di fatturato con conseguente impatto sulla liquidità, potranno essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro.
In sostanza, le tasse non pagate potrebbero valere come indennizzo e si trasformerebbero in liquidità immediata per imprese e partite IVA, in modo da alleggerire i flussi di cassa in uscita.
Il decreto provvederà ad introdurre la procedura di sospensione delle rate dei mutui sulla prima casa fino a 18 mesi in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro oltre che le rate di altre categorie di mutui e prestiti bancari.
Alcuni di questi interventi potranno essere sostenuti anche da un fondo ad hoc costituito a livello europeo. Il Ministro dell’Economia ha ribadito come la situazione sia sotto controllo in quanto la finanza pubblica è sostenibile e in contesto di fiducia.
I mercati finanziari hanno reagito bene all’annuncio dell’aumento del deficit pubblico da parte dell’Italia, in quanto è necessario mettere in atto politiche di investimenti pubblici ad alto moltiplicatore keynesiano, ovvero in grado di rilanciare il ciclo economico ed impattare in modo significativo sull’economia reale.